Il Miele, proposto da Eleonora Colagrosso e Michael Meyer, dal Blog Burro e Mieleè il tema di questo mese per l'MTC n. 54. Mi è piaciuto subito l'argomento. Mi ha riportato alla luce un dolce ricordo e poi perchè avevo provato diversi piatti con il miele anche durante le lezioni di cucina dalla mia chef Necci Bertini.
Lei ci ha insegnato sempre tanto e non mi stancherò mai di nominarla e citarla nei suoi piatti e nelle sue idee e prove, sperimentazioni, azzardi con varie consistente e sapori agrodolci, riduzioni, fondi, sempre nella regola che in cucina non si butta nulla e tutto è utile per creare qualcosa di complementare al piatto.
Al miele poi ci sono particolarmente affezionata. In casa mia non è mai mancato fin da bambina e mi è sempre piaciuto da morire. Da adulta poi ho imparato anche ad usarlo per i salati ed è stata una piacevole scoperta.
Ma il motivo per cui mi ha fatto tornare indietro con i ricordi è perchè il mio babbo ed io volevamo fortemente diventare apicoltori e posizionare arnie razionali nei terreni che abbiamo a Borbona. Era un nostro sogno.
Poi la distanza, sono circa due ore di strada, la paura che potesse succedere qualcosa durante la nostra assenza come per esempio un furto di arnie o che potessero tutte insieme pungere un animale da pascolo o una persona, ci ha fatto desistere da questa avventura.
Per possedere le arnie e seguire il ciclo produttivo delle api dovresti vivere sul posto e non a chilometri di distanza.
Ma il motivo per cui mi ha fatto tornare indietro con i ricordi è perchè il mio babbo ed io volevamo fortemente diventare apicoltori e posizionare arnie razionali nei terreni che abbiamo a Borbona. Era un nostro sogno.
Poi la distanza, sono circa due ore di strada, la paura che potesse succedere qualcosa durante la nostra assenza come per esempio un furto di arnie o che potessero tutte insieme pungere un animale da pascolo o una persona, ci ha fatto desistere da questa avventura.
Per possedere le arnie e seguire il ciclo produttivo delle api dovresti vivere sul posto e non a chilometri di distanza.
Avevo già comperato libri e mi ero messa a studiare, a capire come un microcosmo così complicato potesse funzionare alla perfezione e addirittura produrre un nettare così prezioso e nutriente.
Ricordo con piacere quelle letture in treno, immersa in api e alveari, in tipologie diverse di mieli, in propoli, pappa reale, cera e tutto ciò che si può ricavare dalle operose api.
Quello che vi voglio proporre sono degli Involtini di Maiale in Agrodolce veramente speciali.
Non so come descrivervi la bontà, vi dico solo di provarli e non ve ne pentirete.
Aromatici, teneri, con un'eplosione di sapori in bocca dati dall'aromaticità del miele, dal legnoso sapore dell'aceto balsamico di Modena (frutto del tour del Balsamico con l'AIFB), alle erbe aromatiche che compongono l'insolito ripieno...insomma provateli!
Non so come descrivervi la bontà, vi dico solo di provarli e non ve ne pentirete.
Aromatici, teneri, con un'eplosione di sapori in bocca dati dall'aromaticità del miele, dal legnoso sapore dell'aceto balsamico di Modena (frutto del tour del Balsamico con l'AIFB), alle erbe aromatiche che compongono l'insolito ripieno...insomma provateli!
Involtini di maiale in agrodolce
Ingredienti per 4 persone
Arista di maiale 400 gr. (oppure filetto)
Lardo 1 fetta ad involtino
Uvetta una manciata
Pinoli 1 manciata
Trito aromatico 4 cucciai (menta, timo, maggiorana, rosmarino fresco)
Acciughe 2 filetti
Miele 2 cucchiai (di acacia, millefiori o arancio)
Aceto balsamico 1 bicchiere
Olio sale e pepe q.b.
Preparazione
Tagliare l'arista di maiale a fettine di mezzo centimetro e poi batterle con il batticarne su un foglio di carta forno per renderle molto sottili. Tostare i pinoli (lasciarne una parte per decoro) e inserirli nel mixer con l’uvetta, le acciughe e il trito aromatico. Preparare gli involtini: condire con sale e pepe ogni fettina di maiale, riempire con il composto preparato. Chiudere e avvolgere con una fettina di lardo. Scaldare l’olio (poco) in una padella e scottare gli involtini per pochi minuti a fuoco alto. Appena il lardo si scioglie, eliminare con un cucchiaio la maggior parte del grasso. Aggiungere il miele e subito dopo l’aceto balsamico. Far andare brevemente in padella solo per creare una crema. Aggiustare di sale e pepe e cospargere con i pinoli tostati lasciati da parte per decorare. Servire caldissimi.